mercoledì 24 settembre 2014

Monte Amiata



La campagna Aretina è un angolo di tradizioni che fino ad oggi si sono mantenute vive nel contesto dei nostri giorni
Partendo da Arezzo, e inoltrandoci verso la campagna, si paesini come il Borro se ne incontrano a decine.
Ma la campagna Aretina non è la sola zona Toscana padrona di questi tesori rimasti intatti nel tempo.
La toscana ricca di paesi di origine mediovale, possiede disseminati sul suo territorio bellissimi castelli, circondati da mura antiche. Ad attraversare questi paesi strette stradine ancora in mattoni antichi, che si aprono su terrazze ampie, e luminose, da cui si può osservare un panorama mozzaffiato. Si può rimanere incantati dalla visione del mare, oppure dalla visione del paese sotto di noi, abbracciato da verdi colline,.Se poi ci si capita in primavera, quando la natura è in fiore, la visione è ancora più suggestiva . Paesini di origine antica, quindi, perfettamente conservati, anche se nel corso del tempo naturalemnte le nuove imropnte archittettoniche si sono aggiunte alle vecchie, in alcuni paesi mischiandosi all'antico stile del paese, in altri paesi invece, le nuove strutture sono state costruite, lontane dalle costruzioni che testimoniano e segnao l'origine e la storia del borgo

Vicino a questi borghi, . in mezzo alla campagna toscana, lontano dalle strade provinciali sono sorti numerosi agriturismi. Queste oasi in mezzo al verde, offrono a chi vi soggiorna, una vacanza all'insegna della pace e della riflessione, la possibilità di ritrovarsi in antiche usanze e tradizioni . Questi luoghi di soggiorno regalano ciò che si percepisce passeggiando, per gli antichi borghi, fra le mura antiche per stradine strette : calore, ospitalità, cordialità e gentilezza, e nn per ultimo una deliziosa cucina toscana di antica tradizione contadina

Una regione, quindi, che nn finisce mai di stupire , per la varietà di paesaggi che si mostrano , quasi a sorpresa, ai nostri occhi: sei in campagna? sei in città? sei in montagna? sei al mare? Nn importa, ....da dove ti trovi bastano pochi km e sei a fare un tuffo nelle onde del mare, o in una città ad ammirare incantata la cupola del duomo, o nella magia di un borgo mediovale, o nel fresco di un bosco fra profumi che ricordano le lontane alpi.

E' si dalla cima di una montagna , toscana, si potrebbe davvero con un tuffo ritrovarsi fra le onde del mare. Questo potrebbe accadere, per esempio, se volessimo fare una gita sul monte Amiata. Esso si trova vicino a Grosseto, dalla sua vetta è visibile il mar tirreno, con tutte le isole dell'arciplago toscano.. Il monte Amiata è uno dei psoti ,montani più rinomati della toscana. Sulla sua vetta (1738mt), famosa è la presenza di una Croce monumentale in ferro, alta 22 metri, dovuta all'artigiano senese Zalaffi, è il punto di riconoscimento della Vetta dell'Amiata, visibile dalle pianure e dalle vallate circostanti fino al mar Tirreno, all'Umbria e alla Val di Chiana. Sul punto più alto è stata installata una statua della Madonna degli "scouts", mentre non distante è la statua di S. Giovanni Gualberto. Fondatore della congrezione dei monaci di Vallombrosa ( Fi), come vedremo più avanti, qaundo ci soffermeremo a parlare di un ‘altro delizioso luogo montano dell’appenino toscano (vallombrosa)

Dalla vetta lasciando vagare lo sguardo, .sono visibili i laghi di Bolsena e il Trasimeno, alcune isole dell'arcipelago Toscano, la pianura di Maremma, le colline Metallifere e del Chianti, e si può ammirare il declinare lento e dolce delle cime dei monti , verso il mare, in una cornice di boschi e prati. Boschi e prati che nella stagione dei funghi sono tappezzati da questi, simpatici e curiosi esserini, piccoli e multicolori, ora siti sotto gli alberi, ora in mezzo ai prati

In qusta zona, data la sua posizione di esposizine ,sono state sistemate, di una serie di antenne e di parabole per le moderne esigenze delle trasmissioni televisive e telematiche. Ubicazione, quella delle antenne, che se da un lato ha portatoto un beneficio al buon funzionamento delle telecomunicazioni, dall'altro ha provocato una notevole alterazione all'ambiente. Pare che l'ubicazione di antenne in questo luogo , dovese essere inevitabile,

Il versante occidentale, è circondato da una rigogliosa vegetazione. In particolare foreste di faggio e di abete . Peccato che molti di questi alberi siano stati tagliati per dar vita alle pista da sci, e agli impianti di risalita. Infatti la zona del monte Amiata insieme all‘abetone , sono note e rinnomate stazioni sciitistiche invernali.

Sparse per i versanti della zona vi sono suggestivi salti d’acqua , ruscelli, e numerose sorgenti di acqua

Sul monte Labro, . Sorge una riserva protetta di molte varietà floristiche, e specie faunistiche, alcune in via di estinzione. In questa zona potremo osservare la presenza di cervi, daini, camosci, mufloni, ma di particolare rilievo è il lupo appenninico. Inoltre in questa riserva vi è la protezione dell'asino amiatino, una razza endogena che rischiava la definitiva estinzione

Interressante ricordare come il monte Labro rappresentò nellla seconda metà dell’ottocento la "nuova Sion" del profeta dell'Amiata, David Lazzaretti il profeta dell'Amiata, che , dette origine ad una comunità religiosa, con obbiettivi egualitari, che ancor oggi è motivo di attento interesse di studiosi e cultori. Inolte acora oggi sulla vetta di esso i giurisdavidici, cioè i seguaci di Lazzaretti (quei pochi che sono ancora presenti sull'Amiata) del credo del "Santo Davide" si radunano ogni anno per la celebrazione dei loro riti.

Ad un altidudine di c,a 600 met, fra verdi boschi e freschi ruscelli, sorge una stazione termale ,i "bagni di San Filippo" dove sono presenti acque alcalino-sulfuree che sgorgano in abbondanza ad una temperatura di 52°. Frequentata fin dall'epoca del Granducato di Toscana, vi si possono ritemprare e rigenerare , in uno scenario da sogno : lo spirito e il corpo.,.

Sul versante dell'Amiata senese, merita di essere ricordato un delizioso paesino. Catiglione d‘orcia. Nelle sue vicinanze circondata da cipressi, la Rocca di Tentennano che evoca ancora la presenza di Santa Caterina da Siena, che vi dimorò per un lungo periodo a partire dal 1377. Sotto la rocca di Tentennano, il borgo medioevale di Rocca d'Orcia, disposto su uno scosceso pendio, anch'esso caratterizzato dalla presenza di luoghi di culto di un certo interesse (la pieve di S.Simeone, San Sebastiano).

Nel 1999 è stato decretato il riconoscimento Doc del vino "Orcia . Si tratta di un vino rosso di alta qualità, con caratteristiche di robustezza e corposità, che lo avvicinano al Nobile di Montepulciano e al Rosso di Montalcino


Questo lembo di Toascana è stata l'ispiratirce di una piccola, raccolta in versi poetici, ispirate ai misteri e alla belezza della montagna,:l’antologia Amiatina.

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