lunedì 29 settembre 2014

C'era una volta

E' proprio, questo, il caso di iniziare con la frase che tanto affascina i bambini, quando si siedono in collo alla mamma e attendono la favola.
C'era una volta a Firenze un personaggio che è sempre rimasto avvolto nel mistero, il suo nome era Girolamo Segato, detto: il pietrificatore di Firenze
Girolamo visse a cavallo dell'illuminismo del 700, appassionato di Egittologia, e quindi studioso di usi e costumi del popolo egiziano, non chè studioso dei mummificazioni dei cadaveri.
Fu proprio il rito mummificatorio che fece nascere intorno a questo scienziato, un ombra di mistero.
Infatti il Segato, fece, oggetto delle sue ricerche scientifiche , lo studiare e il cimentarsi nel produrre "mummie" o sezioni mummificate , il soprannome : il pietrificatore nacque proprio dalla tecnica che Girolamo usava nei suoi esperimenti, infatti i cadaveri che sottoponeva a mummificazione assumevano una consistenza dura, simile alla pietra, ma quello che era straordinario era che riuscì ad ottenere una perfetta conservazione tessuti.
Intorno a questo personaggio, che non ebbe mai il titolo di scienziato, nacquero domande e curiosità, su come abbia potuto raggiungere simili risultati , lo scienziato, in vita, non rivelò i procedimenti usati per la "pietrificazione", ed anche questo, comportamento, fu motivo di mistero e curiosità.
Molti dei reperti mummificati sono oggi conservati al museo Anatomico di Firenze; nel 2006 fu organizzata una mostra presso il dipartimento di Anatomia , Istologia e medicina legale dell'università di Firenze, che gli rese la fama meritata, purtroppo il mondo scientifico non è mai venuta a conoscenza del segreto di Segato per operare la mummificazione dei tessuti molli, i suoi appunti non sono mai stati trovati.
Lo scienziato morì all'età di 44 anni e fu sepolto nella basilica di Santa Croce e sulla sua lapide sono state incise queste parole:
" Qui giace disfatto Girolamo Segato, che vedrebbesi intero pietrificato , se l'arte sua non periva con lui. Fu gloria insolita dell'umana sapienza, esempio d'infelicità non insolito".

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