lunedì 29 settembre 2014

I Capassassini

Ai tempi dei nostri avi, esistevano i briganti, quelli che solitamente erano apostati dietro i cespugli per assalire i poveri viandanti.
Ma normalmente tali briganti facevano : i contadini, o i boscaioli o altri mestieri.
Erano chiamati i " capassassini" , e si racconta che si riunissero nei boschi nelle notti di luna piena.
Questa è una storia che venne raccontata da Narciso Parigi, i briganti portavano sempre il nome di Capissassini, erano briganti che dopo aver derubato le loro vittime le rapivano e bruciavano i loro corpi nel forno. Sono molte le storie che narrano le avventure di questi briganti, si tratta di curiosità astuzie che si ritrovano anche in altre leggende, oltre la Toscana, che hanno come argomento la malavita.

in questa storia, si racconta che un giorno un pollaiolo , accompagnato dal figlio, partì col suo barroccio da Campi per recarsi ad una fiera.
Imboccata la strada che conduce al passo delle Croci di Calenzano il babbo diede al ragazzo una borsa piena di soldi, perché la nascondesse sotto i vestiti e allorché i Cpassassini fossero arrivati avrebbe dovuto scappare via.
Il ragazzo fece come dettogli dal padre, ed ecco che arrivati nei pressi delle tre Croci videro due figure sinistre,
Ed il babbo disse al figlio : " vai figliolo, corri scappa!! "
Il ragazzo si buttò di sotto dal barroccio e scappò nel bosco.
Appena in tempo ! Infatti i due loschi individui si avvicinarono al barroccio, con i futili puntati e perquisirono l'uomo ,non trovando, però niente presero il barroccio ed il cavallo e tutto il suo contenuto, legarono il pollaiolo e se lo portarono via assieme al resto.
Il ragazzo, intanto era arrivato a una casa sperduta nella boscaglia.
Bussò alla potrà e si trovò davanti una vecchia signora , vedendolo così mal ridotto, coi vestiti strappati e sanguinante per le erige inferte dai rovi, durante la sua corsa, gli domandò cosa gli fosse accaduto, ed il giovane raccontò alla vecchia signora l'accaduto.
La donna lo fece entrare , e gli indicò il posto, dove potersi lavare le ferite, per poi medicarlo coma ceto e olio, e gli disse che una volta rimessosi a posto sarebbero andati dalle guardie per avere aiuto.
Mentre il ragazzo si stava lavando in una stanza dove era sistemato un piccolo lavatoio, sentì da un foro rimasto di un vecchio camino, senti delle voci nella stanza attigua.
Con sua grande meraviglia che poi si fece paura, senti la vecchia dire : " di là c'è il ragazzo che vi è scappato, è lui che ha i quattrini"
E l'uomo rispose fregandosi le mani: " bene , bene , ora ci prendiamo i soldi e poi li facciamo sparire entrambi.
Tu vecchia comincia a scaldare il forno e poi lascia fare a noi"
Il ragazzo capi che fra tutte la case era finito proprio in quella dei Capassassini , guardandosi intorno si accorse che la finestra della stanza dava sul etto, così saltò di sotto e si dette a corsa per il bosco.
Aveva paura , ed era stremato non sapeva dove dirigersi fino a che non trovò una strada , a quel punto allungò il più possibile il passo, giunse ad un paesino e andò a chiedere aiuto alle guardie.
I gendarmi chiamati i riformi, si misero in cammino per cercare la casa.
Trovata la dimora , la circondarono e catturarono i tre Capassini e la vecchia.
Fruga che ti fruga trovarono anche carroccio, il cavallo e il pollaiolo, che era stato imprigionato nella cantina.
Arrivarono appena in tempo, infatti il forno era già pronto: rosso come la brace

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