Si narra che Lorenzo il Magnifico, sentito che era oramai arrivata l'ora della sua dipartita dal mondo terreno, si adoperò per cercare un frate che potesse confessarlo e assolverlo dai suoi peccati, così che potesse andare tranquillamente in paradiso.
Lorenzo scelse come suo confessore il frate : Domenico Savonarola
Il religioso accorse subito al capezzale del moribondo e si accinse a confortarlo e quando il Magnifico gli domandò se Dio lo avrebbe perdonato dei suoi peccati, il frate rispose che sarebbe bastato che il suo pentimento fosse sincero e che provvedesse alla riparazione del male .
Così Savonarola ascoltò la confessione , e quando Lorenzo ebbe finito , il frate rimase per qualche minuto pensieroso e il moribondo visto che il padre non fiatava gli domando: " allora me la date l'assoluzione?"
" si " disse Savonarola, " vi assolvo me vi sono da rispettare tre condizioni siete disposto a metterle in atto"?"
Lorenzo che si aspettava una confessione all'istante, rimase perplesso e chiese al padre quali fossero le condizioni .
" La prima è che siate veramente pentito di aver commesso quello che mi avete confessato, riconoscendo di aver sbagliato "
" certo!!" asserì Lorenzo
" la seconda: siete disposto a rendere quello che ingiustamente avete preso, a riparare al male fatto dando ordine ai vostri eredi che lo facciano per voi?"
" sono disposto" disse il moribondo, non troppo convinto
" L'ultima condizione è quella che vi obbliga a dare ordine ai vostri eredi di rendere la libertà a Firenze e al suo popolo"
A questo il Magnifico non fiatò, ma si girò nel letto voltando al frate le spalle, che capendo al volo, se ne andò senza una parola e senza assolvere il principe che fra non molto sarebbe stato al cospetto di Dio a fare i conti...
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