venerdì 26 settembre 2014

Giunta l'ora...


Si narra che Lorenzo il Magnifico, sentito che era oramai arrivata l'ora della sua dipartita dal mondo terreno, si adoperò per cercare un frate che potesse confessarlo e assolverlo dai suoi peccati, così che potesse andare tranquillamente in paradiso.
Lorenzo scelse come suo confessore il frate : Domenico Savonarola
Il religioso accorse subito al capezzale del moribondo e si accinse a confortarlo e quando il Magnifico gli domandò se Dio lo avrebbe perdonato dei suoi peccati, il frate rispose che sarebbe bastato che il suo pentimento fosse sincero e che provvedesse alla riparazione del male .
Così Savonarola ascoltò la confessione , e quando Lorenzo ebbe finito , il frate rimase per qualche minuto pensieroso e il moribondo visto che il padre non fiatava gli domando: " allora me la date l'assoluzione?"
" si " disse Savonarola, " vi assolvo me vi sono da rispettare tre condizioni siete disposto a metterle in atto"?"

Lorenzo che si aspettava una confessione all'istante, rimase perplesso e chiese al padre quali fossero le condizioni .

" La prima è che siate veramente pentito di aver commesso quello che mi avete confessato, riconoscendo di aver sbagliato "

" certo!!" asserì Lorenzo

" la seconda: siete disposto a rendere quello che ingiustamente avete preso, a riparare al male fatto dando ordine ai vostri eredi che lo facciano per voi?"

" sono disposto" disse il moribondo, non troppo convinto

" L'ultima condizione è quella che vi obbliga a dare ordine ai vostri eredi di rendere la libertà a Firenze e al suo popolo"

A questo il Magnifico non fiatò, ma si girò nel letto voltando al frate le spalle, che capendo al volo, se ne andò senza una parola e senza assolvere il principe che fra non molto sarebbe stato al cospetto di Dio a fare i conti...

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